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04/12/11

Il primo evento



Forse avrei dovuto iniziare questo blog descrivendo il primo evento di distacco consapevole avvenuto nel lontano 1985 durante un attacco febbrile molto importante.
Avevo quasi 8 anni quando mi diagnosticarono il morbillo. A quel tempo i bambini si ammalavano perche' non vi era il vaccino e spesso accadeva che diventasse una malattia importante e debilitante. Non e' stato il mio caso. Il secondo giorno di malattia la febbre salì a 40.5 non tremavo di freddo ma di paura. Dormivo con mia nonna e poco prima di spengere le luci urlai terrorizzata da un uomo che camminava nella nostra stanza da letto. Piu' che camminare quasi correva attorno al letto matrimoniale senza mai staccare il viso da me. Era vestito di nero ed aveva in mano qualcosa che definii essere un coltello. Non era molto alto ma aveva un ghigno che mi aveva terrorizzata da morire. Piangevo supplicando mia nonna di mandarlo via. Lei poveretta aveva ancora saldo nella mente il ricordo degli ultimi attimi di vita del mio adorato nonno. Anche lui le diceva di un uomo che si era messo seduto sul mobiletto di camera in attesa della sua dipartita, le chiedeva di mandarlo via, mio nonno non voleva essere " atteso".
Io non volevo essere aggredita perche' era quello l' atteggiamento di quell' uomo sconociuto. Mia nonna terrorizzata corse a chiamare mia madre, ricordo poche cose, discorsi sul portarmi in ospedale, ricordo il ghiaccio sulla fronte e poi il sonno inquieto.
La mattina mi svegliai stranita. Il ricordo della spaventosa notte ancorsa vivido nella mia mente ma la cosa piu' strana era la sensazione di stare su un ascensore che mi faceva roteare fino al soffito per poi farmi cadere sul letto. Quella specie di oscillazione fini' per cullarmi e mi abbandonai con piacere a quel gioco salivo e scendevo. quando salivo ero felicissima, quando scendevo non vedevo l' ora di ripartire.
Il morbillo mi ha lasciata strana per lungo tempo. Alcune volte quando meno me lo aspettavo osservando le cose le vedevo pulsare come fossero vive, avevo paura tornasse l' uomo quindi fuggivo spaventata cercando di stabilizzare la mente senza lasciarmi coinvolgere dal panico. A 8 anni cercavo il vuoto mentale senza nemmeno accorgemene.
Non so se e' stato il trauma della febbre alta, ma da quel giorno, ogni tanto mi dilettavo a guardare le molecole ondeggianti attorno alle persone, in due parole vedevo delle palline colorate galleggiati e aloni che dalla testa andavano verso l' altro spesso di colore giallo altre volte rosso. Mia madre pensò bene a darmi le vitamine temendo avessi problemi di vista.
Questo e' il primo episodio.
Ma a ritroso ve ne e' un altro, penso di averlo gia' accennato da qualche parte.
Potrebbe essere un' idea quella di creare una nuova etichetta: lontane esperienze.

Se non ho mai scritto niente e' per timore. Ma alla fine... ognuno e' libero di leggere o meno, spero solo di non essere inopportuna.
Buona felice notte di dicembre

1 commento:

Melinda ha detto...

L'uomo intorno al letto mi ha messo i brividi! Comunque mi hai ricordato un episodio avuto all'età di 6 anni. Avevo l'influenza, la cinese per la precisione, ed in quei giorni vivevo dai miei nonni. Dormivo sul divano, mi sveglio ridendo e poi vedo il tavolo e le sedie librarsi nell'aria ed inizio ad urlare "I fantasmi!!! Andiamo viaaa!" Deliravo allora per la febbre, ma oggi soffro di visioni notturne abbastanza frequentemente(come potrai leggere dal mio blog)

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