Ci sono dei giorni che non mi accade proprio niente.
Ci sono dei giorni che non posso fare a meno di lottare contro le vibrazioni. Sono scosse elettriche che dai piedi raggiungono la testa, e le percepisco appena prima di entrare nel sonno profondo. E' in questo momento che e' possibile uscire dal corpo, altrimenti quello che puo' accadere e' un sogno piu' o meno lucido.
Domenica pomeriggio ho approfittato di una pausa per schiacciare un pisolino. Stavo al mare, per cui un ambiente abbastanza caotico. Eppure e' sovvenuta una prima vibrazione, molto potente. Mi sono svegliata di soprassalto. Poi ho capito l' accaduto e ridendo di me stassa mi sono ripromessa di non fare piu' salti del genere ma di lasciar correre la cosa.
Mi sono quindi approssimata al sonno, quando e' sopraggiunta una paralisi. Ho lasciato correre, pensando di andare a casa, non me la sentivo di perdermi in un posto sconosciuto.
Era tutto buio.
La strada era lunga e poco illuminata. Notte?
Eppure era giorno. Allora sto sognando? mi sono chiesta, no non puo' essere io sento di essere sveglia, sento di fluttuare su questa strada, e allora perche' non provo ad entrare in qualche casa, magari in una che conosco da tempo, una casa in cui ho passato la mia infanzia?
Sono volata in un baleno davanti alla finestra che dava in una cameretta di un mio vecchio caro amico. Sono entrata senza problemi, la finestra era malleabile. Pero' che delusione. Non c'e' niente. E' tutto vuoto. Percepisco del movimento. Una donna e un cane mi passano davanti, ma non mi vedono, eppure ho paura di essere considerata una ladra.... che scema, mi dico..Io non ho forma....
Vado in cucina dietro alla donna. Lei sta facendo qualcosa, e un attimo sembra guardarmi. Mi spavento ed esco dal terrazzino.
Sono di nuovo per strada. Raggiungo un' altra casa. Dentro vi e' una donna anziana e un bambino, lo tiene in braccio. E mi guarda negli occhi. Ha uno sguardo che mi fa capire tante cose, una tra tutte, non devo entrare. Lascio perdere anche se la mia curiosita' e' alle stelle.
Torno indietro. Vado in casa mia. Raggiungo il terrazzo e sbircio dentro. Il salotto e' il mio ma un mobile non lo riconosco. E' ondulato, stile antico. Sopra vi sono diversi soprammobili. Vedo la mia foto...e' tutto cosi' reale. Decido di entrare nel mio corpo perche' sono stanca...e... panico... Il mio corpo dove e'? E' forse in camera da letto..? Non riesco a raggiugnerla.
Mi sveglio sudatissima.
E cosi' ho raccontato una terza strana esperienza.
Ci sono dei giorni che non posso fare a meno di lottare contro le vibrazioni. Sono scosse elettriche che dai piedi raggiungono la testa, e le percepisco appena prima di entrare nel sonno profondo. E' in questo momento che e' possibile uscire dal corpo, altrimenti quello che puo' accadere e' un sogno piu' o meno lucido.
Domenica pomeriggio ho approfittato di una pausa per schiacciare un pisolino. Stavo al mare, per cui un ambiente abbastanza caotico. Eppure e' sovvenuta una prima vibrazione, molto potente. Mi sono svegliata di soprassalto. Poi ho capito l' accaduto e ridendo di me stassa mi sono ripromessa di non fare piu' salti del genere ma di lasciar correre la cosa.
Mi sono quindi approssimata al sonno, quando e' sopraggiunta una paralisi. Ho lasciato correre, pensando di andare a casa, non me la sentivo di perdermi in un posto sconosciuto.
Era tutto buio.
La strada era lunga e poco illuminata. Notte?
Eppure era giorno. Allora sto sognando? mi sono chiesta, no non puo' essere io sento di essere sveglia, sento di fluttuare su questa strada, e allora perche' non provo ad entrare in qualche casa, magari in una che conosco da tempo, una casa in cui ho passato la mia infanzia?
Sono volata in un baleno davanti alla finestra che dava in una cameretta di un mio vecchio caro amico. Sono entrata senza problemi, la finestra era malleabile. Pero' che delusione. Non c'e' niente. E' tutto vuoto. Percepisco del movimento. Una donna e un cane mi passano davanti, ma non mi vedono, eppure ho paura di essere considerata una ladra.... che scema, mi dico..Io non ho forma....
Vado in cucina dietro alla donna. Lei sta facendo qualcosa, e un attimo sembra guardarmi. Mi spavento ed esco dal terrazzino.
Sono di nuovo per strada. Raggiungo un' altra casa. Dentro vi e' una donna anziana e un bambino, lo tiene in braccio. E mi guarda negli occhi. Ha uno sguardo che mi fa capire tante cose, una tra tutte, non devo entrare. Lascio perdere anche se la mia curiosita' e' alle stelle.
Torno indietro. Vado in casa mia. Raggiungo il terrazzo e sbircio dentro. Il salotto e' il mio ma un mobile non lo riconosco. E' ondulato, stile antico. Sopra vi sono diversi soprammobili. Vedo la mia foto...e' tutto cosi' reale. Decido di entrare nel mio corpo perche' sono stanca...e... panico... Il mio corpo dove e'? E' forse in camera da letto..? Non riesco a raggiugnerla.
Mi sveglio sudatissima.
E cosi' ho raccontato una terza strana esperienza.
Meno colorata della seconda ma comunque ricca di emozione.
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